“Luce viva”: la natura secondo Philipp Frank
- Acciaro e Parodi
- 7 giorni fa
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Un artista tedesco trasforma la natura in arte, usando la luce per creare visioni immersive tra tecnologia, paesaggio e poesia visiva.

Le foreste, luoghi di fiabe e d’incanto. Ma non è un incanto antico o mitologico: è fatto di pixel, videomapping e intelligenza creativa. È il mondo di Philipp Frank, artista tedesco che ha scelto la luce per disegnare sulla natura e trasformarla, per pochi istanti, in una visione fuori dal tempo.
Cresciuto tra graffiti e spray nei sobborghi di Monaco, Frank ha percorso una traiettoria strana e affascinante: dalla street art metropolitana alla spiritualità silenziosa dei boschi. La città gli ha insegnato il ritmo, la composizione, l’urgenza. La natura gli ha mostrato il silenzio, l’ascolto, l’imprevedibilità delle forme vive.
Oggi, i suoi progetti illuminano tronchi, rocce, radure. Ma non si tratta di decorazione o scenografia: è un dialogo. L’artista studia i luoghi, si lascia attraversare da essi, e poi li restituisce sotto forma di visione. Con proiezioni immersive che sembrano aprire portali, Philipp costruisce paesaggi digitali che si sovrappongono alla realtà come sogni a occhi aperti. “Sono una persona spirituale, da sempre attratta dalla natura e dalla luce” racconta in un’intervista su Linkiesta. “[...] Fotografavo molto la natura, studiando forme, colori e il linguaggio formale. Quando ho scoperto la proiezione mapping, ho capito che era qualcosa che volevo padroneggiare. Amo quella libertà creativa che mi dà rispetto alla pittura. Non solo, ancora più importante, quello che faccio non lascia tracce nella natura. In un certo senso, questa sensazione mi era familiare, venendo dal mondo dei graffiti, dove quasi tutto ciò che dipingevo era visibile solo temporaneamente per alcune ore o giorni prima di essere cancellato. È come la vita stessa: nasci, vivi e muori.”

Non c’è nulla di invasivo o permanente: ogni installazione è temporanea, rispettosa, reversibile. Come un respiro che passa, o una stella cadente. In un mondo saturo di schermi e stimoli, Frank ci costringe a guardare davvero. Non solo ciò che illumina, ma ciò che esiste già: un tronco, una radice, una pietra. Che tornano a parlarci, attraverso la luce.
“Dono una visione della natura a chiunque voglia ascoltare la mia arte - ha raccontato l’artista - Voglio rendere visibile l’energia e gli spiriti della natura”.